Dopo essere stati scaricati da Matteo Salvini e Giorgia Meloni i neonazisti di CPI tentano per l’ennesima volta la corsa per un posto in Campidoglio agitando all’interno della campagna elettorale questioni pericolose che parlano di odio, razzismo e intolleranza, soffiando sul fuoco della paura e della sicurezza e chiamando ad un corteo nazionale in contemporanea con altre città europee dal titolo evocativo “Difendere l’Italia”. Il tentativo di convocare “una mobilitazione di tutti gli uomini liberi in difesa dei confini, delle tradizioni e dell’identità per fermare il terrore e le forze malate che cinicamente lo alimentano perché tutti assistiamo alla stessa sostituzione di popolo in atto, tutti abbiamo a che fare con minacce ideologiche come il gender.”
Tentativo che tutti coloro che hanno a cuore questa città, che tutti i giorni nei quartieri, per le strade, nelle scuole nelle università nei posti di lavoro vivono le difficoltà della crisi economica e sociale, ma resistono, si organizzano, mettono in campo processi di solidarietà e lo fanno considerando le differenze, l’integrazione, lo scambio come una ricchezza e non come uno spauracchio da agitare per nascondere le vere responsabilità di chi la crisi e le guerre a sud del mediterraneo continua a scatenarle, vogliono e devono impedire.
Perchè, come abbiamo fatto in tantissimi lo scorso 25 aprile, ciò che vogliamo difendere sono i diritti di tutte e tutti senza guardare al passaporto o all’orientamento sessuale. Perché Roma città Aperta, Roma Medaglia d’oro della Resistenza, Roma della grande bellezza e delle enormi disuguaglianze econoniche e sociali è sempre stata crocevia di popoli e culture.
Se tutte le strade portano a Roma allora gli unici che non sono benvenuti sono proprio quelli di Casapound, quelli che hanno portato Salvini a Roma e sostenuto la Lega Nord: quella delle amministrazioni corrotte, per 20 anni al potere in condominio con Berlusconi e interessi privati, e che ora fanno i paladini del popolo.
Non consentiremo a fascisti e razzisti di qualsiasi millennio di portare per le strade del centro di Roma i loro slogan e i loro vessilli di mussoliniana memoria. Questo paese e questa città ripudiano il fascismo, e non dimenticano le aggressioni fuori da scuole e università o per le strade e all’uscita dai locali o dai centri sociali le connivenze mafiose e politiche, il loro asservimento ai poteri forti.
Allora invitiamo tutta la Roma democratica e antifascista, la stessa che crede ancora nei valori della Resistenza, la stessa che era in piazza il 25 aprile e il 28 febbraio del 2015 per gridareMaiConSalvini, tutti coloro che non sopportano più di assistere alla violenza dei fili spinati e dei muri eretti da un’Unione Europea sempre più razzista e securitaria, preoccupata esclusivamente si soddisfare gli appetiti delle lobbies economiche e di chiudere le proprie frontiere a chi fugge dalla guerra a scendere in piazza il prossimo 21 maggio per dire ancora una volta CASAPOUND NOT WELCOME.
Invitiamo quindi tutte e tutte ad un’assemblea cittadina il prossimo venerdì 13 maggio alle ore 18 presso la facoltà di Fisica della Sapienza per discutere insieme di come impedire la manifestazione di Casapound e di come far sentire ancora una volta la voce della Roma meticcia solidale antifascista contro la chiusura delle frontiere, contro tutte le guerre.
Gli antifascisti e le antifasciste di Roma
Contro ogni fascismo #ionondimentico