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Lettera aperta allə antifascistə

 

Tutto il male avevamo di fronte,
tutto il bene avevamo nel cuore.
A vent’anni la vita è oltre il ponte,
oltre il fuoco comincia l’amore.

25 aprile 1945 – 25 aprile 2025
80° Anniversario della Liberazione dal nazifascismo

Lettera aperta allə antifascistə

A pochi giorni dal 25 aprile, facciamo nostre, ancora una volta, le parole di Italo Calvino.
Come realtà antifascista di Roma Sud e come compagnə che organizzano Renoize – il Festival Antifascista dedicato a Renato Biagetti – decidiamo di iniziare così la nostra lettera aperta alla Roma antifascista.

Perché quel male di cui parlava Calvino lo abbiamo ancora di fronte, oggi come allora: i crimini di genocidio che Israele continua a perpetrare contro il popolo palestinese con la complicità dei governi occidentali, un’Europa dove il fascismo dilaga e che decide di riarmarsi (pensiamo alla Germania, dove, con l’AfD al 20%, viene modificata la Costituzione per consentire, dopo anni di retorica e politiche di pareggio di bilancio, un indebitamento di 1000 miliardi da spendere in armi), il riassetto del capitalismo neoliberista mondiale, sempre più bellicista, pronto ad aprire nuovi fronti di scontro internazionale e creare nuove torsioni autoritarie contro il dissenso interno.

Di fronte a tutto ciò, di fronte ad un quadro che ancora dobbiamo pienamente comprendere, il fronte antifascista, invece di unirsi e riconoscersi nella diversità, deflagra e sembra godere della propria frammentazione.

Di anno in anno, le ricorrenze legate alla memoria antifascista sperimentano sempre più cesure, compromettendo quella che dovrebbe essere un’attraversabilità totale e unitaria dei luoghi simbolo di quella storia, a partire da Porta San Paolo, legata indissolubilmente non solo alla Liberazione, ma anche ai festeggiamenti che ogni anno, da allora, ne sono seguiti. Un’unità che riteniamo tuttə dovremmo impegnarci a difendere e mantenere.

Per questo ci appare incomprensibile rinviare al pomeriggio il passaggio a Porta San Paolo, quando da sempre, dopo il corteo della mattina, il 25 aprile si festeggia nei territori simbolo della Resistenza; incomprensibile la scelta di lasciare che uno dei simboli più importanti della Resistenza venga abbandonato per evitare le tensioni con alcune formazioni politiche e le polemiche che ne seguirebbero.

Nei fatti, tutto ciò si traduce in una dichiarata e formale autolimitazione dello spazio politico della memoria antifascista e partigiana.
E non possiamo non chiederci e chiedere: perché proprio nell’80° Anniversario della Liberazione non siamo riuscitə a costruire collettivamente un 25 aprile condiviso, potente, di festa e di lotta?
Come si può decidere di lasciare Porta San Paolo, la mattina del 25 aprile, alle bandiere sioniste, con tutto ciò che oggi rappresentano?

Perché, certamente, nel pieno di un genocidio e di un attacco feroce e sistematico alla storia della liberazione dal nazifascismo, quel giorno non possiamo voltarci dall’altra parte. E l’antisemitismo non c’entra nulla. Siamo stanchə di doverlo ribadire, così come siamo stanchə dell’uso strumentale che si vuole fare della storia per giustificare le aberrazioni del presente.

La memoria della Resistenza va difesa nella sua complessità, senza semplificazioni né riletture funzionali a neutralizzarne il senso politico.
Il tentativo manipolatorio di trascinarci su un banco degli imputati contro il popolo ebraico non ci sposterà di un millimetro da dove decidiamo di stare quotidianamente: insieme a chi lotta per una società più giusta e libera dal fascismo. E, quindi, anche al fianco dellə moltissimə ebreə contro l’occupazione in Palestina.

Per noi la Resistenza oggi non può che rappresentare il legame necessario tra chi resiste al genocidio in corso in Palestina e chi, durante la Seconda guerra mondiale, resistette in diverse forme alla guerra: opponendosi al fascismo e alla Shoah, alzando la testa nel ghetto di Varsavia.

Da una parte ci sono i popoli, il loro diritto all’autodeterminazione politica e culturale e la loro libertà di esistere in terre di pace, senza sottostare ancora a dinamiche coloniali; dall’altra, la convinzione che il destino di milioni di persone possa essere stretto nel pugno di uomini che si arrogano il diritto di stabilire chi può sopravvivere e chi, invece, deve sparire.

Non esiste alcuna memoria della Resistenza al fascismo senza memoria della Shoah, così come non esiste memoria della Shoah senza memoria della Resistenza al fascismo, senza cioè la capacità di riconoscerlo e la volontà di combatterlo.

Per questo, alla Roma antifascista diciamo che siamo ancora in tempo per costruire un 25 aprile di lotta e di festa, che attraversi i luoghi della memoria e che li difenda da chi vuole umiliarli. Forse, siamo ancora in tempo per costruire un 25 aprile di tuttə.

Noi ci saremo!
Per questo stiamo organizzando diverse iniziative di avvicinamento al 25 aprile nei quartieri del quadrante sud di Roma, perché l’antifascismo si pratica quotidianamente.
E per questo abbiamo attraversato e attraverseremo le assemblee pubbliche di costruzione di ogni piazza del 25 aprile, da Roma Est a Roma Sud. Perché la memoria è un ingranaggio collettivo, e non esclusiva di qualcuno, perché le piazze si costruiscono insieme, pubblicamente, discutendo e confrontando anche posizioni differenti, perché così si cambia il mondo.

Il 25 aprile festeggiamo la liberazione dell’Italia dal nazifascismo, attraversando le strade e i luoghi simbolo della Resistenza nella nostra città, per liberarci dalle guerre: perché Resistenza, da 80 anni, è il nostro modello!

Le parole con cui iniziamo questa lettera sono parole di desideri, di scelte e di vite. Sono parole che raccontano quel coraggio e quella passione per la vita e per la libertà che spinse la Resistenza a combattere per tuttə noi che saremmo arrivatə dopo.

Una scelta coraggiosa di affrontare il regime ventennale, la sua repressione, la sua morte; lə antifascistə costrettə in piccolissimi spazi di manovra. Relazioni ridotte all’osso. Piccole isole. Ma, alla fine, così tante da essere un arcipelago vastissimo collegato sotterraneamente.

La Resistenza non fu solo un moto ideale, ma la capacità politica e operativa di riunire e organizzare quell’arcipelago, facendone forza determinata. Un lavoro quotidiano di insubordinazione, sabotaggio e insurrezione. Una lotta vittoriosa, che ha sancito una promessa e che oggi richiede a noi di non fare un passo indietro. Ma anche di compierne uno in avanti, insieme!

 

25 Aprile 2024 – Per tutto il bene che avevamo e abbiamo nel cuore!

25 APRILE 2024
𝗧𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝗺𝗮𝗹𝗲 𝗮𝘃𝗲𝘃𝗮𝗺𝗼 𝗱𝗶 𝗳𝗿𝗼𝗻𝘁𝗲
𝗧𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝗯𝗲𝗻𝗲 𝗮𝘃𝗲𝘃𝗮𝗺𝗼 𝗻𝗲𝗹 𝗰𝘂𝗼𝗿𝗲

Il 25 aprile saremo ancora una volta insieme nelle strade del nostro territorio. Saremo insieme a tutte le strade di Roma che saranno mobilitate in quella giornata.

Perché il 25 aprile è la Festa della Liberazione dal nazifascismo e in questa epoca funesta di governi di destra, di guerra, genocidio, razzismo diffuso e istituzionalizzato, di povertà e precarietà in continuo aumento, di repressione e restrizioni degli spazi di libertà, scegliamo di esserci e con passione e determinazione per affermare quanto sia necessario essere antifascist3 oggi.

Perché ogni giorno nei nostri percorsi di lotta, nei nostri spazi sociali, nelle scuole e nelle strade di questo territorio portiamo avanti il lascito dei partigiani e delle partigiane che hanno lottato, anche a costo della vita, per la liberazione, per la libertà, per i diritti fondamentali di tutt3.

Hanno voluto scrollarsi via la retorica reazionaria, i soprusi e le ingiustizie di un ventennio. Lo hanno voluto fare in questa città che ha sopportato le marce delle camice nere in combutta con una buona parte della classe dirigente dell’epoca; che ha sopportato i bombardamenti e la violenza della guerra; le angherie della superiorità della razza e le deportazioni; l’occupazione nazista insieme agli alleati fascisti. Da tutto questo ci si liberava allora, da tutto questo non vogliamo più essere sopraffatti oggi!

Perché ancora una volta essere antifascist3 vuol dire prendere posizione, “parteggiare e non essere indifferenti”. Ma vuol anche dire continuare a immaginare una società altra.

Perché antifascismo oggi vuol dire antisionismo e la necessità di chiedere un cessate il fuoco immediato e permanente, lo stop al genocidio e finalmente una Palestina Libera. Così come si dovrebbe fermare la guerra in Ucraina. Perché antifascismo oggi è dire NO a tutte le guerre: la diserzione innanzitutto dalla retorica della guerra, dallo sciovinismo nazionalista e sovranista. Affermare con forza che i venti bellicisti fanno bene solo alla pancia di chi produce le armi e fortifica solo la politica della paura per controllare e stringere più forte la presa della disuguaglianza.

Perché antifascismo oggi è chiedere la libertà per tutte e tutti, Ilaria privata della sua libertà in Ungheria e di tutti gli altri compagni. Perché essere antifascist3 non può essere reato.

Per tutti questi motivi come realtà sociali della Rete Roma Sud vi invitiamo a passare insieme anche questa festa di aprile!

Il 25 aprile alle ore 9:00 a largo Bompiani per il corteo cittadino indetto dall’Anpi e sempre il 25 aprile dalle 13:00 in poi per il tradizionale “Picnic della Liberazione” a Parco Schuster con tanta musica, parole, spettacoli, allegria e libertà!

𝐏𝐞𝐫 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐛𝐞𝐧𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐯𝐞𝐯𝐚𝐦𝐨 𝐞 𝐚𝐛𝐛𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐧𝐞𝐥 𝐜𝐮𝐨𝐫𝐞!
𝟐𝟓 𝐚𝐩𝐫𝐢𝐥𝐞 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞!

#freepalestine
#freeallantifas
#renoize24

RENOIZE023 | COMUNICATO

Roma, Maggio 2023.

Scriviamo alla Roma ribelle e mai domata.
Ma anche a chi, da altre latitudini d’Italia, se ne sente parte.
Alle antifasciste di tutte le età, organizzate o non. A chi ancora guarda il mondo dal basso non perché si senta inferiore ma perché tra pari ci si guarda così.

A chi sogna ancora in modo ostinato e contrario. Che voi siate parte di una struttura, che abbiate 0 o 100 anni, che abbiate radici salde in questa metropoli  o che siate liberi giramondo.
Vi scriviamo per parlare di Renoize, di Renato, delle ali dei sogni e delle radici dei progetti.

Ribelle e mai domata, cantavano i partigiani romani.
E dopo di loro intere generazioni hanno continuato a farlo. E noi continuiamo a farlo.
Lo facciamo con quelle parole ma anche con altre, nuove e differenti. A volte solo con ritmi. Con cui cerchiamo il coraggio e i legami con le nostre sorelle e i nostri fratelli. Come e’ Renato.

Lo scriviamo al presente perché e’ sempre al nostro fianco e, con lui, ci sono decine e centinaia di antifasciste; sono tutte quelle generazioni che hanno conosciuto la natura mortifera del fascismo.
E in questa fase, nel nostro paese, quella puzza di morte si sente forte.

Perché al governo di questo paese ci sono fascisti senza neanche il coraggio di dichiararlo. Sono il sangue velenoso che dopo la fine della seconda guerra mondiale ha continuato ad infettare una parte della società italiana. Portando, con una fiamma sui loro vessilli, l’ignobile memoria del fascismo. Sono cresciuti e sono cambiati ad ogni generazione, compresa quella delle stragi di stato.

Ma al governo non ci sono solo idee mortifere ma anche grandi interessi economici, del resto già presenti con i precedenti governi, che stanno riscuotendo l’appoggio concesso. E in questa città spesso e volentieri gli interessi passano per la cementificazione del territorio, bolle speculative sull’edilizia, privatizzazione di beni e servizi e la precarizzazione delle nostre vite. Tutto fatto in nome della proprietà e della legalità.

Oggi, però, vogliamo chiamarci a raccolta, mentre da pochi giorni abbiamo celebrato il ventennale della morte di Dax e il 25 aprile.
Perché con Renoize ricordiamo la vicenda di Renato, la sua morte e il suo motivo. Ma anche, e soprattutto, raccontiamo la vita e ne raccontiamo i sogni, costruiamo relazioni e progetti che riescono a costruire alternative valide e concrete nella città. Sacche di resistenza. Possibili alterita’.
E tutto questo risuona in diverse parti di questa vasta metropoli ma anche in altri territori, in piccoli centri, nelle campagne fino ad altre parti e città’ d’Italia. Spira forte quel vento capace di cambiare l’aria.

Ci chiamiamo perché vogliamo ancora una volta dare vita a un programma denso di artisti, di lotte, di parole e di gesti e, come tutti gli anni, lo vogliamo fare a parco Schuster tutte e tutti insieme. Perché mentre lo facciamo sappiamo di far politica insieme, costruendo legami ed antidoti collettivi a quel veleno.
Trovando parole e complicità, respirando ancora una volta insieme.

Perché durante quelle giornate, quel piccolo parco, rompe le barriere, crea connessioni e diventa un porto dove tutte possono approdare per poi ripartire all’arrembaggio.

Per questo, quest’anno, vorremo che l’organizzazione fosse massimamente condivisa e vorremmo chiedere di mettere la propria energia, volontà e lotta.
Per questo proponiamo di unirci in un unico comitato promotore. Un soggetto collettivo che prenda in mano non solo l’organizzazione ma che sappia affermare con forza il senso politico.

Costruire una zona libera e autogestita, far vivere un parco come una zona autonoma in questa città fatta di interessi privati, mani che si muovono per costruire profitto e sfruttamento, di alleanze fatte tra ricchi sorrisi e drappelli neri che fungono da mano d’opera.

Il vento soffia e soffierà ancora più forte. Capace di spegnere le luci del patriarcato, del capitalismo e del fascismo. E nel buio finalmente goderci le stelle e da loro farci guidare.

Con la stessa rabbia.
Con lo stesso amore.

#Renoize23 #IoNonDimentico #RenatoVive #ConRabbiaConAmore

ADESIONI (in aggiornamento…per aderire potete scriverci in DM):

Ambulatorio Popolare CIP Alessandrino
Antifanzine
Assemblea per il ventennale di Dax
Associazione Avana
Associazione Dax 16 marzo 2003
Associazione Parco della Torre
Azione antifascista Roma Est
Balia dal Collare (RI)
BandaJorona
Barracca e Cooperativa Sociale l’Assalto al Cielo
Blue Room, libreria indipendente
Casa delle donne Lucha y Siesta
Casale Alba 2
Casale De Merode Occupato
Casale Garibaldi
Casetta Rossa
Centro socio-culturale Ararat
Circolo Anpi Renato Biagetti
Circolo Che Guevara
Città dell’Utopia
Comitato Madri per Roma Città Aperta
Comitato per la riapertura di villa Tiburtina
Communia
Coordinamento dei collettivi autonomi romani
Coordinamento delle assemblee delle donne e delle libere soggettività dei consultori del Lazio
Coordinamento Romano Acqua Pubblica
CSA Astra
CSA La Torre
CSOA Forte Prenestino
CSOA La Strada
CSOAT Auro e Marco
Disability Pride Network
Esc Atelier
Fondazione Tetrabondi Onlus
Forum per il Diritto alla salute
Frente Murguero Romano
Fronte della Gioventù Comunista
Gemini Network
GKN
Hilo Rojo Teatro
Inventare il futuro
L.E.A Berta Caceres
Lab TV
Laboratorio Sociale Largo Tappia, Lanciano (Ch)
LOA Acrobax Project
Mammut
Momo edizioni
Movimento per il Diritto all’Abitare – Coordinamento Cittadino Lotta per la Casa
Murga SinConTrullo
Nodo Solidale – Elementi Kairos
Palestra Popolare Baccelli
Porto Fluviale Occupato
Quarticciolo Ribelle
Radio Città Aperta
Radiosonar.net
Red Star Press
Scuola Libera Tutti
Zazie nel Metrò                                                                                                                      Collettivo di Fabbrica GKN                                                                                            Radio Città Aperta