Renoize 2015 – #IoNonDimentico, dopo l’iniziativa a Parco Schuster

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Il 30 Agosto, alle 5 di mattina, abbiamo finito di scaricare le ultime cose dopo la nona edizione di Renoize, a Parco Schuster, per Ricordare Renato, il suo assassinio, le lame fasciste che ce lo hanno portato via, ma, soprattutto, i tanti legami e relazioni che lo stringono ancora forte, le battaglie e le lotte che danno ancora linfa ai suoi sogni.

Eravamo stanchi e stanche, ma negli occhi la felicità, rara, di aver vissuto un momento importante, in grado ancora una volta di darci il senso del nostro antifascismo, la forza di che cosa vuol dire continuare a far vivere le idee e le passioni di Renato, la determinazione e la volontà di cambiare per costruire una realtà diversa, dove sfruttamento e sopraffazione siano bandite.

Nei nostri occhi c’erano tutti gli ultimi giorni passati e la grande partecipazione alla campagna#ionondimentico, con centinaia di messaggi ricevuti; il 27 a Focene, i compagni e le compagne e la capacità di stare insieme a ricordare quel giorno difficile; l’abbraccio e il calore del Bilancione occupato nell’accoglierci; le giornate di preparazione; l’appuntamento presto a Parco Schuster e la fatica di tanti e tante per far partire l’appuntamento; la partecipazione di tantissimi al parco, con sorrisi, bimbi e bimbe, chiacchere, opinioni, idee ma anche qualche lacrima, rabbia, analisi e le prime discussioni politiche.

Ma Renoize ha anche il valore importante, attraverso gli interventi e i materiali, di raccontare l’anno politico, dare voce alle battaglie portate avanti e rilanciare i percorsi verso il nuovo anno come luogo di incontro e scambio della città di Roma.

E’ racconto e condivisione dell’esistente e del determinato sforzo di cambiarlo.

Dal palco di Renoize è stata data voce al dramma dei migranti nel mediterraneo ma anche nei CIE, veri lager della nostra epoca; a quanto sta accadendo a Kobane, alla libertà per i compagni baschi e alla storia di Karlos.
Hanno preso parola le compagne di Roma per ribadire come sia necessario impegnarsi contro la violenza di genere dentro e fuori dai nostri spazi, così come i precari della scuola hanno raccontato un anno di lotta e quello che verrà contro la “buona scuola” di Renzi, il coordinamento romano acqua pubblica ha ricordato a tutte e tutti che la battaglia in difesa dei beni comuni, contro le privatizzazioni e per il diritto alla città non è finita. Anzi, ha bisogno di determinazione, di fiato e gambe per arginare gli effetti di mafiacapitale e delle politiche di austerity imposte dal governo che ha commissariato Roma. Abbiamo salutato con solidarietà Gianmarco, compagno di Bologna, colpito dal divieto di dimora, di fascistissima memoria.

Hanno urlato la loro rabbia gli studenti di Degage, studentato occupato nel 2013 e sgomberato dal prefetto gabrielli, neo sceriffo della città, lo scorso 25 agosto.
Hanno urlato la loro gioia i lavoratori e le lavoratrici dei canili raccontando la loro vittoria nella battaglia agostana contro la giunta Marino in difesa dei ddei propri diritti e di quelli degli animali contro la privatizzazione dei servizi del comune.
Ricordando lo sciopero sociale del 14 novembre, abbiamo ribadito l’opposizione al governo Renzi e ai suoi provvedimenti, a partire dal jobs act e dalla precarizzazione forzata delle nostre vite, contro cui una coalizione per lo sciopero sociale si sta organizzando e che si vedrà già il prossimo 10 settembre.
Abbiamo riportato l’esperienza della Zona Temporaneamente liberata del 19 e 20 giugno in cui Roma Comune-Rete per il diritto alla città ha liberato tre luoghi simbolici in 3 giorni organizzando momenti di incontro confronto dibattito cultura e sport popolare; la grande manifestazione #maiconsalvini del 28 febbraio scorso quando, in 30.000, abbiamo detto che Roma, Salvini, non lo vuole: ne lui ne i suoi amici fascio leghisti del terzo millennio, che Roma è per l’accoglienza contro il razzismo, contro il fascismo e contro l’omofobia.
Il comitato delle madri per Roma città aperta hanno ribadito l’importanza e la priorità di costruire un 25 aprile unitario, all’interno del decennale dell’omicidio di Renato. E, infine dal palco come ogni anno, ci ha portato il suo saluto Stefania, la mamma di Renato, riuscendoci ad abbracciare tutti e tutte e facendoci sentire un po’ più forti.

E c’è stata la benzina di tutta Renoize che, come sempre è rappresentata da chi sul palco ci suona e che non possiamo che ringraziare: Made in Luna, Spam!, Ilaria Viola Trio, Giulia Anania e la band, Los3(s)altos, Veeblefetzer, Lucci e DJCeffo, Assalti Frontali e ICE One.

Ma Renoize continua, perchè continuano i sogni di Renato e quindi, già sabato prossimo (5 settembre) ci sarà l’annuale torneo di Calcetto a lui dedicato; ma ci sarà anche un intero anno, quello del decennale, che vorremo costruire tutti/e insieme.
Perchè come ci ha detto la piccola e fortissima Haidi Giuliani, “il tempo delle parole è finito, è ora di passare ai fatti”.