A 9 anni dall’assassinio di Renato continuiamo con determinazione a raccontare la sua storia, le sue passioni e a mantenere attivo l’ingranaggio della memoria. In 9 anni abbiamo vissuto sulla nostra pelle, che l’unico modo tenere accesa quella memoria, affinchè fortifichi le radici per il futuro, è farla vivere nel presente, nella creazione di percorsi e progetti, di incontri e relazioni, di battaglie e resistenze.
E’ sotto gli occhi di tutti/e come espliciti messaggi di intolleranza e fascismo stiano prendendo piede nella nostra società, trovando terreno fertile nella paura generalizzata prodotta dalla crisi economica e dalla devastante precarizzazione delle nostre vite. Questo dato appare ancora più evidente se facciamo scorrere lo sguardo prima sul contesto europeo e poi su quello globale, dove vediamo proliferare e affermarsi formazione politiche di chiara matrice fascista e pericolosamente guerrafondaie.
Così in Italia, possiamo osservare il connubio tra la vecchia destra nostrana che prova a prendere spazio con iniziative xenofobe, con aggressioni e assalti ai rifugiati, e l’opzione della “nuova” destra di Salvini che riempiendo quotidianamente gli spazi televisivi, fomenta odio verso i più deboli, spostando il problema degli effetti della crisi verso le marginalità sociali, dimenticandosi, volontariamente, che proprio la sua forza politica è stata complice ed artefice dell’ impoverimento generalizzato che tutti subiamo sulla nostra pelle.
Da un altro verso, l’ondata giustizialista e legalitaria si serve a sua volta di questo clima d’odio per ridurre i nostri spazi di democrazia e ristrutturare ancora più violentemente un modello di governo delle città fondato su corruzione e rapporti clientelari, che determinano la condizione per cui queste stesse città assumono il carattere di invivibilità che ben conosciamo. In questo modo, dopo aver speculato per anni su tutto ciò che è patrimonio pubblico, arriva la narrazione legalitaria a svendere la città, incentivare processi di privatizzazione (dalla scuola, alla sanità, ai trasporti) e trasformare Roma in una città inaccessibile.
Su questi aspetti lo scorso 28 febbraio, sotto lo slogan #MaiConSalvini, Roma è scesa in piazza con oltre 30mila persone. Trentamila voci per dire che la nostra città non è solo quella di cui parlano i media mainstream, il politico di turno a partire dal caro primo cittadino e, ancor meno, quella che vorrebbero i razzisti o i fascisti. Trentamila voci, di e per, una Roma solidale e antifascista, negli ideali e nelle pratiche. Una Roma che con l’esperienza della Zona Temporaneamente Liberata promossa dalla Rete per il Diritto alla città ha aperto, in tal senso, uno spazio pubblico di discussione dal basso su chi decide sulle nostre vite e suoi nostri territori.
Una Roma che non si piega e non dimentica, ma al contrario, ricorda le ingiustizie che ha subito e contro cui si è battuta. Ricorda le squadracce dei fascisti, i saluti romani e le aggressioni, ricorda laparentopoli di Atac, i biglietti falsi, il business delle cooperative ai danni dei migranti, la Lega Nord quando era al governo e le misure che ha sostenuto, il Pd di Renzi e la connivenza con le politiche di austerity. Una Roma con la memoria lunga, che ricorda e continua a lottare. Per questo lanciamo la campagna #IoNonDimentico in avvicinamento a #Renoize2015, perché vogliamo ricordare Renato e l’idea del mondo che avrebbe voluto vivere insieme a tutte e tutti noi.
Renoize 2015 sarà, come ogni anno, momento di incontro, confronto, memoria e connessione delle tante lotte che in città si esprimono. Ma quest’anno è anche il punto di partenza per costruire il decennale dell’omicidio di Renato che vogliamo collettivo, in comune, in crescita e in divenire perché, oggi come allora non vogliamo dimenticare né perdonare.
#IoNonDimentico, perché profondamente convinti che la memoria non sia un esercizio individuale ma che sia invece un processo collettivo, in movimento, una forma comune per continuare a camminare, insieme.
Ci vediamo il 27 Agosto a Focene e il 29 a parco Schuster.
Con Renato sempre nel cuore, per continuare a camminare mano nella mano.
#IoNonDimentico #Renoize2015